Degas e Sickert

 

Walter Richard Sickert è stato uno dei maggiori rappresentanti inglesi dell’impressionismo e nel 1911 formò il “Camden Town Group” che si riuniva proprio nel suo studio a Londra. Fu discepolo di Whistler e amico di Degas che conobbe nel 1883 a Parigi. Lì il maestro gli insegnò a raggiungere la spontaneità usando la fotografia e a conservare la freschezza delle bozze anche nei dipinti finali.

Sia Sickert che Degas erano molto interessati ai teatri, alle sale da musica. Per esempio Degas tra il 1873 e 1875 realizza “ Lezione di ballo”. In questo dipinto l’artista sta provando dei passi di danza sotto l’occhio vigile del maestro mentre le altre ragazze, disposte in semicerchio, osservano attendendo a loro volta il proprio turno di prova. Il taglio che Degas impone al dipinto è di tipo fotografico e, come in un’istantanea, alcune figure risultano fuoriuscire dall’inquadratura. La sua non è una pittura “en plein air”, poiché secondo l’autore la pittura all’aria aperta è solo qualcosa di riduttivo, e perciò rimane sempre un assertore della pittura in atelier, come nella tradizione accademica. I gesti delle ballerine sono indagati con attenzione quasi ossessiva. Quella con il fiocco giallo, seduta sul pianoforte, si sta grattando la schiena; quella di spalle con il fiocco rosso fra i capelli, invece, sta facendosi aria con un ventaglio: come in ogni classe scolastica quando, sul finire della lezione, l’atmosfera si fa più rilassata ed informale. Cogliere questi aspetti marginali ma significativi del quotidiano è una scelta precisa dell’artista, che in ogni sua opera si pone nei confronti dei personaggi, secondo quanto lui stesso amava dire, “come se si guardassero dal buco della serratura” .

Dal, punto di vista tecnico, infine, in opposizione alle teorie impressioniste, egli non rifiuta il disegno, evidente nel maestro, né l’uso del bianco e nero.

Il distacco dagli impressionisti nasce anche dal fatto che i suoi interessi pittorici tendevano più  che all’osservazione della natura, allo studio della figura umana e dei vari aspetti della vita contemporanea. Egli si distinse dagli altri impressionisti per il dinamismo ed il disegno incisivo con cui realizzava i suoi oggetti. Inoltre mentre gli impressionisti usavano il colore giustapposto a macchia, Degas usava la linea che contorna il soggetto. Nonostante ciò Degas è un impressionista: anch’egli rappresenta la vita, la vita della società nella sua globalità spaziale e temporale, ovvero facendone intuire la continuità.    

A partire dal 1908-9 Walter Sickert si dedica alla realizzazione di una serie cupa di prostitute nude, qualche volta vive, altre volte morte, che si trovavano sempre in una stanza con un uomo vestito. La serie è nota come THE CAMDEN TOWN MURDERS. Sickert affermava che si era basato sull’omicidio di Emily Dimmock avvenuto nel suo quartiere nel 1907, ma la scrittrice invece è dell’opinione che si fosse ispirato agli omicidi di vent’anni prima.

Patricia crede che Sickert abbia aspettato tutto questo tempo  prima di dipingere la serie perché quei lavori avrebbero potuto attrarre l’attenzione, se dipinti subito dopo gli omicidi dello Squartatore.

Forse un po’ come Degas che affermava: “Va bene copiare quel che si vede, ma è assai più preferibile disegnare quello che non si vede più, se non nella memoria; è una trasformazione in cui l’immaginazione collabora con la memoria, e così non si riproduce se non quello che vi ha colpiti, cioè l’essenziale”. 

Ciò  che ha turbato Patricia Cornwell è la strana arte di Walter: “mi hanno colpito, nei quadri di Sickert, le vaghe immagini di uomini completamente vestiti, riflesse negli specchi di camere da letto buie, dove donne nude siedono su letti di ferro, e ne ho ricavato un senso di morte e di violenza” (pag.21). L’autrice afferma poi che Sickert può aver solo dipinto ciò che ha visto, poiché le pose  particolari dei quadri sono simili a quelli rilevati negli omicidi delle prostitute. D'altronde come degas non dipingeva en plein air, ma nel suo studio basandosi sugli schizzi.

Sono soprattutto due i quadri di questa serie che la Cornwell utilizza come strumento per individuare nella persona di Walter Sickert, lo Squartatore.

Il primo è proprio “the Camden Town murder” : “un uomo completamente vestito siede sulla sponda del letto dove giace il corpo nudo della prostituta da lui uccisa”(pag. 20).

Il quadro potrebbe essere collegato all’omicidio di Mary Kelly, a cui fu strappato il cuore, mai ritrovato, infatti la foto scattata dalla polizia alla mostra la stessa posizione della donna del quadro. Vi è poi la somiglianza con Catherine Eddowes, la quarta vittima.

Il secondo è “Ennui” che mostra una donna girata di spalle e ciò secondo la Cornwell dimostra che Sickert conosceva il modus operandi dello Squartatore che consisteva nell’attacco a sorpresa alle spalle che gli permetteva di squarciare la gola della povera vittima, lasciandola priva in sensi in pochi secondi.

Ci sono altri quadri violenti che potrebbero ricondurre agli omicidi, come per esempio “Egli uccise il padre durante un’alterco” che potrebbe essere la replica esatta dell’uccisione di Mary Kelly. Ma la cosa che risalta è che in molti quadri al collo della donna appare come un collare, che può essere collegato al modus operandi di Jack.

I suoi quadri sono dipinti con pennellate veloci di colori cupi e sanguigni, con tagli di luce impietosi, crudi, riportando sulla tela le bellezze e le bruttezze dell’animo umano, e che svelano una personalità fortemente misogina.